mercoledì 30 marzo 2011

Alberto Lupo - "Se" - (R.Kipling) - (1975)




SE...

Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

(Rudyard Kipling)

lunedì 21 marzo 2011

Adesso che ...

Adesso che sei presente come non mai
patisco ancor più la tua mancanza
Adesso che apprezzo maggiormente chi sei
non ho più modo di dimostrarti la mia gratitudine
Mi hai circondato di amore ed attenzione
mi hai permesso di vivere serenamente
ti sei donata senza riserva alcuna
Alla vita non hai chiesto molto
non credo che essa ti abbia ripagato nel modo che meritavi
e mi dispiace non essere stato in grado di offrirtene una migliore.
Non poter condividere con te ciò che faccio,
lo rende tutto meno interessante
Te ne sei andata non pensando a te stessa
ma dicendo, affranta: "Vi lascio soli"

Monti

E' tutto il giorno che vi guardo.
Sornioni silenziosi ammiccate.
Va bene. Ho capito. Vi raggiungo.
Lungo, tortuoso, mai noioso è il viaggio.
Nel mentre, preparate l'accoglienza.
L'ho sempre trovata sincera ma mai ossequiante.
Ogni volta un regalo.
Anche oggi non vi siete risparmiati.
Quale sensibilità.
Che pignoli! Devo entrare in punta di piedi?
Già questo deve esser un incontro.
Ogni vostro aspetto, sempre rinnovato, vi rende affascinanti.
Ho un rapporto strano con voi: vorrei conquistarvi ma vengo conquistato.
Vengo tronfio a mostrarvi i miei progressi ma torno come uomo.
Sussurrate le vostre ragioni ma di fronte alla testardaggine non risparmiate.
Nel forzato distacco, il vostro ricordo mi fa compagnia.
Rinnovo, con tenacia, il mio arrivederci : Monti.

Solitudine

Solitudine: l'anticamera della comunione.
Il silenzio riempie la solitudine con una moltitudine di voci cui dai ascolto come non mai.
Sovrastato e sostenuto dalla solitudine, hai necessità e timore di abbandonarla.
Incontrar sè stessi è più pericoloso e squassante che incontrare gli altri.